Storia e funzionamento del WAP
Cos'è il WAP.Primo standard per la navigazione web mobile, aveva come obiettivo l'armonizzazione tra Internet e un universo interattivo e multimediale ideato per cellulari
Prima degli smartphone e dell'accesso al web tramite la connessione dati c'era il WAP. Il Wireless Application Protocol (”Protocollo Applicazioni Wireless”) è uno standard formato da vari protocolli che avevano lo scopo di rendere possibile la navigazione sul web con mezzi e tecnologie profondamente differenti da quelli attuali, come ad esempio i primi cellulari. Con il tempo, e complice anche “l'avanzata” degli smartphone, questa tecnologia è diventata obsoleta ed è stata sostituita da altre forme di comunicazione più performanti come l’UMTS.
Nel 1997 Nokia, Motorola, Ericsson e Phone.com crearono un consorzio di ricerca (cui aderirono, negli anni successivi, altre 350 realtà imprenditoriali attive nel mondo della telefonia mobile) per lo sviluppo di uno standard universalmente accettato che permettesse ai telefonini (la cui diffusione era in rapida crescita in tutto il globo) di connettersi al web come si era soliti fare grazie al computer e al modem. Il consorzio venne chiamato WAP Forum e si trovò ad affrontare sfide tecniche e tecnologiche tutt'altro che semplici.
A differenza dei computer – e degli smartphone odierni – i cellulari di fine anni '90 avevano limitazioni di natura tecnica e tecnologica che rendevano molto difficile (se non quasi impossibile) la navigazione sul web. I ricercatori del WAP Forum dovettero fare i conti con dispositivi dotati di uno schermo a bassa o bassissima risoluzione, con scarsa capacità di memoria (sia di archiviazione sia di lavoro) e minor potenza computazionale, una larghezza di banda davvero esigua e dispositivi di input (solitamente il tastierino numerico) più rudimentali.
Queste e altre limitazioni costrinsero a cercare tecniche alternative per permettere ugualmente di visitare siti web e portali. Lo scopo del WAP Forum era, di conseguenza, creare una versione “parallela” di Internet che potesse convivere con questi deficit e diventare uno standard largamente accettato e condiviso all'interno del composito universo dei produttori di tecnologie per la telefonia mobile.
Il modello WAP
Pur avendo molte similarità con l'ambiente Internet ideato tra la fine degli anni '80 e l'inizio degli anni '90 da Tim Berners-Lee, il modello WAP è caratterizzato da alcune differenze e ottimizzazioni per adattare le websfera all'ambiente wireless. L'intermediazione tra proxy/gateway e Internet si rese dunque necessaria per permettere la navigazione tra i vari portali web.
Si definirono quindi standard e protocolli, affini a quelli già esistenti per la Rete, che permettessero la comunicazione tra i due mondi:
Un modello per l'identificazione delle risorse online simile a quello già esistente e composto da URL e URI
Un insieme di formati standard per i contenuti adattati alle esigenze e alle limitazioni descritte in precedenza. Così, al posto del linguaggio di markup HTML si diede vita al WML; WMLScript anziché JavaScript e WBMP che sostituisce i vari JPG, PNG e GIF come formato unico per le immagini
Una suite di protocolli di comunicazione che potesse svolgere le stesse funzioni dei corrispettivi protocolli web HTTP, TCP/IP, TLS
Il wireless application protocol rese necessario, come accennato, l'utilizzo di un server proxy per connettere il dominio ideato per la navigazione wireless tramite cellulari e telefonini al web. In questo modello, un server proxy WAP contiene solitamente due elementi:
Un gateway di protocollo, il cui compito è tradurre le richieste dai protocolli di comunicazione WAP (WSP, WTP, WDP e altri) nei protocolli di comunicazione WWW (HTTP, TLS, TCP/IP e altri) e viceversa
Codificatori e decodificatori che traducano i contenuti di un portale WAP in un formato compatto. Questa operazione si rende obbligatoria per ridurre la quantità di dati necessaria alla visualizzazione delle pagine e per non sovraccarica di richieste la rete mobile
Una struttura comunicativa così ideata e composta permette di raggiungere un'ampia gamma di contenuti e applicazioni appositamente sviluppati per l'universo WAP. Questo modello, inoltre, facilita il compito agli sviluppatori, garantendo la possibilità di creare contenuti e servizi che siano ospitati senza troppi problemi su server web. Con gli anni, inoltre, vennero creati server proxy “intelligenti”, capaci di tradurre pagine e servizi non compatibili con i protocolli e standard WAP (come ad esempio pagine HTML) in formati invece supportati.