Ricompilare il kernel
Prima di tutto è necessario dotarsi dei sorgenti del kernel. Se non si hanno già disponibili sul proprio Hard Disk possono essere trovati al sito ftp://ftp.kernel.org/pub/linux/kernel/v2.4.
Per un kernel della serie 2.4 sono necessari alcuni aggiornamenti (tutte le ultime distribuzioni sono pronte per il kernel 2.4) che potrete trovare nel file /usr/src/linux/Documentation/Changes. Attualmente l'ultima versione è la 2.4.6 (linux-2.4.6). Bisogna prestare attenzione alla seconda cifra che caratterizza il kernel (4 nel nostro caso). Solo i kernel con la cifra pari sono considerati sufficientemente stabili, mentre gli altri sono ritenuti in fase di sviluppo e destinati agli sviluppatori.
I sorgenti andranno posizionati nella directory /usr/src e quindi decompressi. Per tutte queste operazioni è necessario "loggarsi" da utente root. Prendiamo il caso che abbiate scaricato il file linux-2.4.6.tar.gz.
lnxbox1:~# mv linux-2.4.6.tar.gz /usr/src
lnxbox1:~# cd /usr/src
lnxbox1:/usr/src# tar xfvz linux-2.4.6.tar.gz
Se avete già i sorgenti del kernel basta scaricare soltanto le patch di aggiornamento. Le patch sono sequenziali, dipendenti cioè dalla versione precedente. Questo vuol dire che se avete già il kernel 2.4.0 per passare al kernel 2.4.6 dovrete scaricare 6 patch e installarle. Per installare una patch scrivete:
lnxbox1:/usr/src# gzip -cd patchXX.gz | patch -p0
Dove al posto di XX vi è la versione della patch.
I sorgenti sono anche disponibili come bz2, che offre un miglior grado di compressione, ma che non ha ancora soppiantato il gz.
Se tutto è andato bene ci ritroveremo i sorgenti del nostro kernel nella directory /usr/src/linux.
Entriamo in questa directory: lnxbox1:~# cd /usr/src/linux e diamo:
lnxbox1:/usr/src/linux# make mrproper
In questo modo elimineremo tutti i collegamenti vecchi e dipendenze con la precedente versione. Questa operazione elimina anche il file .config che contiene la configurazione per il kernel.
A questo punto dobbiamo scegliere le opzioni da includere nel nuovo kernel. Da utente root scriviamo quindi:
lnxbox1:/usr/src/linux# make config
In questo modo ci verrà chiesto interattivamente cosa includere e cosa no. Esistono tuttavia dei modi più amichevoli per la configurazione del kernel. Al posto di make config possiamo scrivere:
lnxbox1:/usr/src/linux# make menuconfig
Per caricare il menu di configurazione testuale. Oppure:
lnxbox1:/usr/src/linux# make xconfig
Per caricare il menu di configurazione per X.
A questo punto si tratterà di scegliere quali opzioni del kernel fanno al caso nostro e quali no. Compilare il kernel è una delle operazioni più delicate nella quale potremo imbatterci, perché richiede una buona conoscenza dell'hardware installato sul proprio sistema e anche un minimo errore potrebbe costarci l'impossibilità di poter riavviare Linux.
Putroppo non sarebbe neanche possibile analizzare nei dettagli tutte le opzioni presenti nel kernel. Daremo però dei suggerimenti utili su quali sono le opzioni fondamentali da abilitare e quali possono essere gli errori più comuni. Se si è in dubbio se abilitare o meno un'opzione può tornare sempre di grande utilità l'help in linea. Generalizzando nell'incertezza la scelta meno rischiosa è "abbondare" nelle opzioni.
È buona norma accludere nel kernel solo il supporto per i componenti hardware fondamentali (come HD, filesystem ext2, supporto per i multiprocessore, ecc.) mentre compilare come moduli (contraddistinti da una M) le parti non indispensabili per il boot (come supporto a schede audio, schede di rete, filesystem aggiuntivi come FAT, ecc). Analizziamo ora i menu di configurazione.
Code maturity level options
È bene abilitare questa opzione ("Prompt for development and/or incomplete code/drivers") da includere staticamente (built-in, non come modulo quindi).
Loadable module support
È bene abilitare le opzioni in questo menu in modo da poter usare i moduli.
Processor type and features.
In questo menu possiamo scegliere l'ottimizzazione per il nostro processore o abilitare il supporto per il multiprocessore o l'MTRR.
Se avete già i sorgenti del kernel basta scaricare soltanto le patch di aggiornamento. Le patch sono sequenziali, dipendenti cioè dalla versione precedente. Questo vuol dire che se avete già il kernel 2.4.0 per passare al kernel 2.4.6 dovrete scaricare 6 patch e installarle. Per installare una patch scrivete:
lnxbox1:/usr/src# gzip -cd patchXX.gz | patch -p0
Dove al posto di XX vi è la versione della patch.
I sorgenti sono anche disponibili come bz2, che offre un miglior grado di compressione, ma che non ha ancora soppiantato il gz.
Se tutto è andato bene ci ritroveremo i sorgenti del nostro kernel nella directory /usr/src/linux.
Entriamo in questa directory: lnxbox1:~# cd /usr/src/linux e diamo:
lnxbox1:/usr/src/linux# make mrproper
In questo modo elimineremo tutti i collegamenti vecchi e dipendenze con la precedente versione. Questa operazione elimina anche il file .config che contiene la configurazione per il kernel.
A questo punto dobbiamo scegliere le opzioni da includere nel nuovo kernel. Da utente root scriviamo quindi:
lnxbox1:/usr/src/linux# make config
In questo modo ci verrà chiesto interattivamente cosa includere e cosa no. Esistono tuttavia dei modi più amichevoli per la configurazione del kernel. Al posto di make config possiamo scrivere:
lnxbox1:/usr/src/linux# make menuconfig
Per caricare il menu di configurazione testuale. Oppure:
lnxbox1:/usr/src/linux# make xconfig
Per caricare il menu di configurazione per X.
A questo punto si tratterà di scegliere quali opzioni del kernel fanno al caso nostro e quali no. Compilare il kernel è una delle operazioni più delicate nella quale potremo imbatterci, perché richiede una buona conoscenza dell'hardware installato sul proprio sistema e anche un minimo errore potrebbe costarci l'impossibilità di poter riavviare Linux.
Putroppo non sarebbe neanche possibile analizzare nei dettagli tutte le opzioni presenti nel kernel. Daremo però dei suggerimenti utili su quali sono le opzioni fondamentali da abilitare e quali possono essere gli errori più comuni. Se si è in dubbio se abilitare o meno un'opzione può tornare sempre di grande utilità l'help in linea. Generalizzando nell'incertezza la scelta meno rischiosa è "abbondare" nelle opzioni.
È buona norma accludere nel kernel solo il supporto per i componenti hardware fondamentali (come HD, filesystem ext2, supporto per i multiprocessore, ecc.) mentre compilare come moduli (contraddistinti da una M) le parti non indispensabili per il boot (come supporto a schede audio, schede di rete, filesystem aggiuntivi come FAT, ecc). Analizziamo ora i menu di configurazione.
Code maturity level options
È bene abilitare questa opzione ("Prompt for development and/or incomplete code/drivers") da includere staticamente (built-in, non come modulo quindi).
Loadable module support
È bene abilitare le opzioni in questo menu in modo da poter usare i moduli.
Processor type and features.
In questo menu possiamo scegliere l'ottimizzazione per il nostro processore o abilitare il supporto per il multiprocessore o l'MTRR.
General setup.
Da questo menu sono assolutamente da abilitare il supporto per la rete (Networking support), i supporti per le schede PCI, quello per i binari del kernel in formato ELF (Kernel support for ELF binaries) (ma anche quelli a.out e MISC per una maggiore compatibilità con i vecchi formati). Se volete potete abilitare da qui il supporto per APM (il risparmio energetico). Sono anche da abilitare "Sysctl support" e "System V IPC"
Memory Technology Devices (MTD).
Le opzioni in questo menu possono essere disabilitate nella stragrande maggioranza dei casi.
Parallel port support
Da qui possiamo includere il supporto per la porta parallela (anche compilandola come modulo).
Plug and Play configuration.
Da questo menu possiamo abilitare il supporto al Plug And Play (anche come modulo)
Block devices.
Da qui abilitiamo il supporto per il floppy "Normal PC floppy disk support" (meglio se built-in) e "Loopback device support".
Multi-device support (RAID and LVM).
Se avete un controller RAID o volete usare il Logical Volume Manager potete abilitare le opzioni in questo menu. Ciò potrebbe richiedere però il caricamento di alcuni demoni fatti per gestire queste feature.
Networking options.
Da qui abiliterete le opzioni per il networking come il TCP/IP, supporto per firewall, masquerading, IPV6, QoS, IPX. Una delle novità del kernel 2.4 è il supporto per il khttpd, l'accelerazione per il server http (abilitatela solo se avete installato un server http).
Telephony Support.
Anche da questo menu quasi sicuramente non dovrete abilitare nulla
ATA/IDE/MFM/RLL support
Abilitate (come built-in) "ATA/IDE/MFM/RLL support" e entrate nel menu sottostante.
IDE, ATA and ATAPI Block devices
Da qui abilitate (come built-in):
"Enhanced IDE/MFM/RLL disk/cdrom/tape/floppy support"
"Include IDE/ATA-2 DISK support"
"Include IDE/ATAPI CDROM support"
Abilitate anche i supporti per il DMA se volete usarlo e l'opzione relativa al vostro chip presente sulla scheda madre.
Se avete un masterizzatore IDE dovreste abilitare anche "SCSI emulation
support" e disabilitare l'opzione relativa al CDROM ("Include IDE/ATAPI
CDROM support").
SCSI support.
Da qui potete abilitare il supporto per periferiche SCSI (comprese quelle emulate). Se avete un controller SCSI dovrete abilitare l'opzione relativa al vostro modello dal sottomenu "SCSI low-level drivers".
IEEE 1394 (FireWire) support.
A meno che voi non abbiate interfacce FireWire potrete anche ignorare questo menu (disabilitate eventuali opzioni abilitate).
I2O device support.
Nella stragrande maggioranza dei casi potete ignorare anche questo menu
Network device support.
Da qui potete abilitare il supporto per una scheda di rete, PPP (necessario per collegarsi a Internet col vostro provider), e per altri tipi di connessione (PLIP o SLIP). Potete abilitare le opzioni che fanno al caso vostro come modulo.
Amateur Radio support.
Da questo menu è possibile abilitare il supporto per il Packet Radio, che potrete tranquillamente ignorare.
IrDA (infrared) support.
Se avete una porta infrarossi potrete abilitarla da questo menu. Da un sottomenu potrete anche scegliere il driver.
ISDN subsystem.
Da questo menu potrete abilitare il supporto per le schede ISDN con i relativi driver.
Old CD-ROM drivers (not SCSI, not IDE).
A meno che non abbiate un lettore CD obsoleto con interfaccia non standard, ignorate questo menu.
Input core support.
Da questo menu potrete abilitare il supporto per le interfaccie USB come mouse, tastiere, joystick.
Character devices.
Da qui potrete abilitare il supporto alle porte seriali, alle stampanti parallele, mouse PS/2, joystick e all'orologio di sistema. Da qui potrete anche abilitare il supporto per l'AGP e per il DRI in modo da aumentare le prestazioni della vostra scheda video sotto X.
Multimedia devices.
In questo menu troverete il supporto per periferiche di acquisizione video oppure schede radio.
File systems.
Da questo menu dovrete abilitare come built-in il filesystem dove è presente la partizione di root del vostro sistema / (ext2 o reiserfs) e potrete abilitare come modulo i filesystem non indispensabili dei quali necessitiate il supporto. Da qui potrete abilitare anche il supporto per il devfs, anche se ve lo sconsiglio caldamente per ora essendo ancora in fase sperimentale.
Abilitate invece il "/proc file system support". È bene ribadire che il filesystem della vostra partizione Linux dovrebbe non essere compilato come modulo, pena l'impossibilità di fare il boot. Da qui potrete anche scegliere la codifica dei caratteri per la vostra nazione ("Native Language Support"). Per l'Italia la scelta cade su ISO-8859-1.
Console drivers.
Da qui potrete il supporto per la vostra scheda VGA e per il Frame-buffer dall'opzione "Frame-buffer support".
Sound.
Da questo menu avrete la possibilità di abilitare il supporto alla vostra scheda audio e per l'Open Sound System.
USB support.
Tramite questo menu avrete la possibiltà di attivare il supporto per l'interfacce USB. C'è anche da dire che il supporto USB sotto Linux è ancora in fase sperimentale, e spesso non c'è modo di far andare molte di esse.
Bluetooth support.
Questo è una delle novità del kernel 2.4.6. Permette il supporto per le periferiche wireless che utilizzano questo protocollo. Potete evitare di abilitare anche questa opzione.
Kernel hacking.
Questo menu permette di abilitare un'opzione per il debug del kernel. Normalmente non dovrebbe essere acclusa.
A questo punto potete tranquillamente uscire e salvare.
Tra gli errori che potreste commettere il più comune è senza dubbio quello di dimenticarvi di abilitare il supporto per qualche parte del sistema essenziale, come il supporto per i dischi IDE (o SCSI se usate quelli), oppure il supporto al filesystem ext2. È importante anche che il supporto per questi sia messo come built-in, non come modulo, pena un kernel panic dopo il boot. Un'altro dei consigli è quello di provare sempre la propria versione del kernel prima di sostituirla. Potete configurare LILO in modo da avere sempre una versione di emergenza da caricare. Verrà descritta più avanti questa soluzione.
A questo punto bisogna dare i seguenti comandi per compilare sia i moduli che il kernel.
lnxbox1:/usr/src/linux# make dep && make bzImage
lnxbox1:/usr/src/linux# make modules && make modules_install
L'operatore && permette di eseguire dei comandi in serie avviando il successivo solo se il precedente è andato a buon fine. A questo punto ci dovremmo ritrovare l'immagine del nuovo kernel nella directory /usr/src/linux/arch/i386/boot sotto il nome di bzImage. Copiamo l'immagine nella directory /boot e rinominiamolo per esempio in vmlinuz-new.
lnxbox1:/usr/src/linux#
cp /usr/src/linux/arch/i386/boot/bzImage /boot/vmlinuz-new
Copiamo anche il file /usr/src/linux/System.map nella directory /boot
lnxbox1:/usr/src/linux# cp /usr/src/linux/System.map /boot
A questo punto dovremmo essere in grado di installare il nuovo kernel. Per far questo dobbiamo modificare il file /etc/lilo.conf. Se per esempio vogliamo lasciare la possibilità di caricare il vecchio kernel (caldamente consigliato qualora qualcosa andasse storto), possiamo rinominare il vecchio kernel presente in /boot (di solito chiamato vmlinuz) in vmlinuz-old, aggiungere una voce al LILO e sostituire il kernel. Per esempio cercate nel file /etc/lilo.conf la voce:
image=/boot/vmlinuz
label=Linux
read-only
root=/dev/hda5
l'ultima riga cambia a seconda di dove risiede la vostra partizione con Linux. Questa parte del file di configurazione di LILO assegna l'immagine del kernel presente in /boot/vmlinuz assegnandole il nome di Linux. Possiamo rinominare il vecchio kernel in vmlinuz-old, copiare il nuovo kernel in /boot e dandogli il nome di vmlinuz, lasciare invariata la voce precedente e aggiungere sotto una sezione del tipo:
image=/boot/vmlinuz-old
label=old
read-only
root=/dev/hda5
a questo punto scriviamo:
lnxbox1:~# lilo
Per rendere effettive le modifiche. Se qualcosa fosse andato storto in questo modo abbiamo sempre la possibilità di avviare Linux per correggere gli errori usando il vecchio kernel che richiameremo scrivendo old al prompt di LILO durante il boot.
Compilare il kernel non è mai una operazione facile. Una degli ostacoli più grandi è capire cosa abilitare e cosa no. Se proprio non sapete se un'opzione fa o meno al caso vostro il mio consiglio è di consultare l'help in linea, per farsi un'idea a proposito. Se poi i dubbi dovessero rimanere abilitate nel frattempo l'opzione, per poi tornarvi su successivamente e affinare la scelta, quando vi ritroverete un nuovo kernel compilato e funzionante.
Da questo menu sono assolutamente da abilitare il supporto per la rete (Networking support), i supporti per le schede PCI, quello per i binari del kernel in formato ELF (Kernel support for ELF binaries) (ma anche quelli a.out e MISC per una maggiore compatibilità con i vecchi formati). Se volete potete abilitare da qui il supporto per APM (il risparmio energetico). Sono anche da abilitare "Sysctl support" e "System V IPC"
Memory Technology Devices (MTD).
Le opzioni in questo menu possono essere disabilitate nella stragrande maggioranza dei casi.
Parallel port support
Da qui possiamo includere il supporto per la porta parallela (anche compilandola come modulo).
Plug and Play configuration.
Da questo menu possiamo abilitare il supporto al Plug And Play (anche come modulo)
Block devices.
Da qui abilitiamo il supporto per il floppy "Normal PC floppy disk support" (meglio se built-in) e "Loopback device support".
Multi-device support (RAID and LVM).
Se avete un controller RAID o volete usare il Logical Volume Manager potete abilitare le opzioni in questo menu. Ciò potrebbe richiedere però il caricamento di alcuni demoni fatti per gestire queste feature.
Networking options.
Da qui abiliterete le opzioni per il networking come il TCP/IP, supporto per firewall, masquerading, IPV6, QoS, IPX. Una delle novità del kernel 2.4 è il supporto per il khttpd, l'accelerazione per il server http (abilitatela solo se avete installato un server http).
Telephony Support.
Anche da questo menu quasi sicuramente non dovrete abilitare nulla
ATA/IDE/MFM/RLL support
Abilitate (come built-in) "ATA/IDE/MFM/RLL support" e entrate nel menu sottostante.
IDE, ATA and ATAPI Block devices
Da qui abilitate (come built-in):
"Enhanced IDE/MFM/RLL disk/cdrom/tape/floppy support"
"Include IDE/ATA-2 DISK support"
"Include IDE/ATAPI CDROM support"
Abilitate anche i supporti per il DMA se volete usarlo e l'opzione relativa al vostro chip presente sulla scheda madre.
Se avete un masterizzatore IDE dovreste abilitare anche "SCSI emulation
support" e disabilitare l'opzione relativa al CDROM ("Include IDE/ATAPI
CDROM support").
SCSI support.
Da qui potete abilitare il supporto per periferiche SCSI (comprese quelle emulate). Se avete un controller SCSI dovrete abilitare l'opzione relativa al vostro modello dal sottomenu "SCSI low-level drivers".
IEEE 1394 (FireWire) support.
A meno che voi non abbiate interfacce FireWire potrete anche ignorare questo menu (disabilitate eventuali opzioni abilitate).
I2O device support.
Nella stragrande maggioranza dei casi potete ignorare anche questo menu
Network device support.
Da qui potete abilitare il supporto per una scheda di rete, PPP (necessario per collegarsi a Internet col vostro provider), e per altri tipi di connessione (PLIP o SLIP). Potete abilitare le opzioni che fanno al caso vostro come modulo.
Amateur Radio support.
Da questo menu è possibile abilitare il supporto per il Packet Radio, che potrete tranquillamente ignorare.
IrDA (infrared) support.
Se avete una porta infrarossi potrete abilitarla da questo menu. Da un sottomenu potrete anche scegliere il driver.
ISDN subsystem.
Da questo menu potrete abilitare il supporto per le schede ISDN con i relativi driver.
Old CD-ROM drivers (not SCSI, not IDE).
A meno che non abbiate un lettore CD obsoleto con interfaccia non standard, ignorate questo menu.
Input core support.
Da questo menu potrete abilitare il supporto per le interfaccie USB come mouse, tastiere, joystick.
Character devices.
Da qui potrete abilitare il supporto alle porte seriali, alle stampanti parallele, mouse PS/2, joystick e all'orologio di sistema. Da qui potrete anche abilitare il supporto per l'AGP e per il DRI in modo da aumentare le prestazioni della vostra scheda video sotto X.
Multimedia devices.
In questo menu troverete il supporto per periferiche di acquisizione video oppure schede radio.
File systems.
Da questo menu dovrete abilitare come built-in il filesystem dove è presente la partizione di root del vostro sistema / (ext2 o reiserfs) e potrete abilitare come modulo i filesystem non indispensabili dei quali necessitiate il supporto. Da qui potrete abilitare anche il supporto per il devfs, anche se ve lo sconsiglio caldamente per ora essendo ancora in fase sperimentale.
Abilitate invece il "/proc file system support". È bene ribadire che il filesystem della vostra partizione Linux dovrebbe non essere compilato come modulo, pena l'impossibilità di fare il boot. Da qui potrete anche scegliere la codifica dei caratteri per la vostra nazione ("Native Language Support"). Per l'Italia la scelta cade su ISO-8859-1.
Console drivers.
Da qui potrete il supporto per la vostra scheda VGA e per il Frame-buffer dall'opzione "Frame-buffer support".
Sound.
Da questo menu avrete la possibilità di abilitare il supporto alla vostra scheda audio e per l'Open Sound System.
USB support.
Tramite questo menu avrete la possibiltà di attivare il supporto per l'interfacce USB. C'è anche da dire che il supporto USB sotto Linux è ancora in fase sperimentale, e spesso non c'è modo di far andare molte di esse.
Bluetooth support.
Questo è una delle novità del kernel 2.4.6. Permette il supporto per le periferiche wireless che utilizzano questo protocollo. Potete evitare di abilitare anche questa opzione.
Kernel hacking.
Questo menu permette di abilitare un'opzione per il debug del kernel. Normalmente non dovrebbe essere acclusa.
A questo punto potete tranquillamente uscire e salvare.
Tra gli errori che potreste commettere il più comune è senza dubbio quello di dimenticarvi di abilitare il supporto per qualche parte del sistema essenziale, come il supporto per i dischi IDE (o SCSI se usate quelli), oppure il supporto al filesystem ext2. È importante anche che il supporto per questi sia messo come built-in, non come modulo, pena un kernel panic dopo il boot. Un'altro dei consigli è quello di provare sempre la propria versione del kernel prima di sostituirla. Potete configurare LILO in modo da avere sempre una versione di emergenza da caricare. Verrà descritta più avanti questa soluzione.
A questo punto bisogna dare i seguenti comandi per compilare sia i moduli che il kernel.
lnxbox1:/usr/src/linux# make dep && make bzImage
lnxbox1:/usr/src/linux# make modules && make modules_install
L'operatore && permette di eseguire dei comandi in serie avviando il successivo solo se il precedente è andato a buon fine. A questo punto ci dovremmo ritrovare l'immagine del nuovo kernel nella directory /usr/src/linux/arch/i386/boot sotto il nome di bzImage. Copiamo l'immagine nella directory /boot e rinominiamolo per esempio in vmlinuz-new.
lnxbox1:/usr/src/linux#
cp /usr/src/linux/arch/i386/boot/bzImage /boot/vmlinuz-new
Copiamo anche il file /usr/src/linux/System.map nella directory /boot
lnxbox1:/usr/src/linux# cp /usr/src/linux/System.map /boot
A questo punto dovremmo essere in grado di installare il nuovo kernel. Per far questo dobbiamo modificare il file /etc/lilo.conf. Se per esempio vogliamo lasciare la possibilità di caricare il vecchio kernel (caldamente consigliato qualora qualcosa andasse storto), possiamo rinominare il vecchio kernel presente in /boot (di solito chiamato vmlinuz) in vmlinuz-old, aggiungere una voce al LILO e sostituire il kernel. Per esempio cercate nel file /etc/lilo.conf la voce:
image=/boot/vmlinuz
label=Linux
read-only
root=/dev/hda5
l'ultima riga cambia a seconda di dove risiede la vostra partizione con Linux. Questa parte del file di configurazione di LILO assegna l'immagine del kernel presente in /boot/vmlinuz assegnandole il nome di Linux. Possiamo rinominare il vecchio kernel in vmlinuz-old, copiare il nuovo kernel in /boot e dandogli il nome di vmlinuz, lasciare invariata la voce precedente e aggiungere sotto una sezione del tipo:
image=/boot/vmlinuz-old
label=old
read-only
root=/dev/hda5
a questo punto scriviamo:
lnxbox1:~# lilo
Per rendere effettive le modifiche. Se qualcosa fosse andato storto in questo modo abbiamo sempre la possibilità di avviare Linux per correggere gli errori usando il vecchio kernel che richiameremo scrivendo old al prompt di LILO durante il boot.
Compilare il kernel non è mai una operazione facile. Una degli ostacoli più grandi è capire cosa abilitare e cosa no. Se proprio non sapete se un'opzione fa o meno al caso vostro il mio consiglio è di consultare l'help in linea, per farsi un'idea a proposito. Se poi i dubbi dovessero rimanere abilitate nel frattempo l'opzione, per poi tornarvi su successivamente e affinare la scelta, quando vi ritroverete un nuovo kernel compilato e funzionante.